Confini e collegamenti

 

Il Comune di Doberdò del Lago si estende su una superficie di 31,39 km2 (nel 1910 10,49 km2) e quindi comprende quasi la metà dell'omonimo altipiano. L'altezza sopra il mare va da 1 a 236 m. A nord confina con i Comuni di Sagrado e Savogna d'Isonzo, ad est si estende fino al confine statale con la Slovenia che alla distanza in linea d'aria di un chilometro scorre a fianco del Vallone. La depressione del Vallone è importante per la via di comunicazione che vi scorre e per il raccordo che rappresenta tra il Carso triestino e quello Goriziano. A sud confina con i Comuni di Duino-Aurisina e Monfalcone e ad ovest con quelli di Ronchi dei Legionari e Fogliano-Redipuglia. Fa parte della Provincia di Gorizia, della Regione Friuli Venezia Giulia e della circoscrizione di Monfalcone. Per una serie di servizi il Comune è consorziato con i Comuni della Sinistra Isonzo.

Con l'espressione Altipiano di Doberdò indichiamo la propaggine più occidentale del Carso propriamente detto. A nord e a nord-ovest l'altipiano è lambito dall'Isonzo, a nord-est invece dal fiume Vipacco, un po' prima della sua confluenza con l'Isonzo. A sud, nella zona tra Monfalcone e le fonti del Timavo, la regione carsica è separata dal mare da una fascia molto stretta di terreno pianeggiante. A ovest invece l'Altipiano declina decisamente verso la pianura friulana. Doberdò del Lago è l'unico capoluogo comunale in dell'area carsica goriziana.

La strada attraverso il Vallone facilita il collegamento con Gorizia e la Provincia di Trieste. Il territorio è ben connesso anche con l'area urbana di Monfalcone - Ronchi dei Legionari e in parte è aperto verso est attraverso i valichi di frontiera di Devetachi sopra Čukišče per Opatje selo e di Jamiano in località Comarie per Brestovica. Un valico di 3a categoria si trova a Micoli. La stazione ferroviaria si trova a Monfalcone (5 km), l'aeroporto a Ronchi dei Legionari (8 km), la stazione autostradale Lisert fa parte del territorio comunale. Il Comune di Doberdò del Lago è consorziato particolarmente con Monfalcone che rappresenta il centro occupazionale e dei servizi per il basso Isontino.

La funzione prevalentemente di transito del territorio però ha avuto finora in prevalenza delle conseguenze negative ed ha influito anche sull'emigrazione degli abitanti del Vallone.